Leggo sul “Il Gazzettino” di sabato 1° novembre che alcuni paesi europei si stanno pentendo di non aver aderito all’Unione monetaria. E’ una notizia che mi fa riflettere e mi fa ricordare le prese di posizione contro l’Euro da parte di alcune personalità politiche italiane che oggi appartengono alla maggioranza. Quante volte ci siamo sentiti dire che l’economia italiana non cresceva a causa dell’Euro, quante volte si è detto che Danimarca, Svezia ed Inghilterra avevano fatto la scelta giusta restando fuori dalla moneta unica. Per fortuna che in Italia abbiamo avuto due personalità che hanno avuto una visione lungimirante, mi riferisco al Presidente Carlo Azeglio Ciampi e al Presidente Romano Prodi. Infatti, senza la loro determinazione non avremmo mai raggiunto obiettivi utili per essere ammessi all’unione monetaria. Se l’Italia, in questa situazione di crollo dei mercati e di speculazione finanziaria, non fosse sotto l’ombrello protettivo dell’Euro, rischieremmo di fare la fine dell’Islanda. Ricordiamoci sempre che l’Italia ha un debito pubblico che va oltre al 105 % del Pil, quasi il doppio degli altri partner europei e senza la protezione dell’Euro avremmo avuto situazioni veramente dolorose ed insostenibili.
emanuele gaspari
Dic 2, 2008 -
Chiamiamoli con nomi e cognomi: primo fra tutti il ministro creativo carlo tremonti e poi una serie, come dici tu, di esponenti dell’attuale maggioranza con folta rappresentanza di leghisti. Ora non si sente più parlare delle colpe dell’euro ma, aggiungo, le colpe sono state di coloro che hanno lasciato campo libero agli avvoltoi che sono diventati ricchi sulla pelle, o meglio, sul portafogli degli italiani a reddito fisso. Questo aspetto andrebbe fatto notare con più forza, maggiore determinazione in ogni occasione pubblica. Il ministro creativo che aveva lasciato l’Italia in una penosa situazione dovrebbe vergognarsi, non riesce neanche in questo, di essere stato un euroscettico della prima ora. Allora e per fortuna, grazie a personalità che si possono definire con questo termine, oggi non ci troviamo ad essere l’Islanda del mediterraneo.
Emanuele Corrado Gaspari – Dolo