Purtroppo, molti sono ancora convinti che il rispetto dell’ambiente comporta, come conseguenza automatica, un freno allo sviluppo economico. In realtà non è così. Infatti, ci sono molti esempi concreti che dimostrano che investire nell’ambiente, con nuove tecnologie, nuovi materiali e nuove fonti energetiche e ricercare forme diverse di risparmio energetico permettono di ottenere uno sviluppo economico, sociale ed ambientale.La vignetta qui accanto dimostra quello che realmente sta accadendo nel nostro globo, dobbiamo batterci tutti per invertire questa tendenza.
Gianni
Nov 10, 2008 -
bell’articolo!!!
eliana
Nov 19, 2008 -
Un bel sito, complimenti, facile da consultare, chiaro.
Ti metto tra i miei preferiti.
Ciao Eliana
Gerry Visentin
Nov 20, 2008 -
Buongiorno Marco,
mi piacciono i tuoi articoli i mi riprometto di leggerli tutte le volte che ne avrò l’opportunità.
Ti prego di scusarmi se mi permetto di correggerti alcuni errori grammaticali, in cui sei incorso probabilmente perchè non hai avuto il tempo di rileggere l’articolo.
“Molti sono ancora convinti che il rispetto dell’ambiente
COMPORTI …..”
Donato L. (Dolo)
Nov 20, 2008 -
E’ vero, purtroppo molti sono ancora convinti che il rispetto dell’ambiente comporta, come conseguenza automatica, un freno allo sviluppo economico. Invece penso che la tutela dell’ambiente e la crescita economica non sono elementi che si collocano su piani separati, anzi sono ambiti che devono integrarsi sempre di più. Occorre però introdurre con la gradualità necessaria i cambiamenti dell’attuale modello di sviluppo verificando sempre la sostenibilità ambientale delle trasformazioni prodotte dall’attività umana.
Oggi non è più sufficiente produrre bene perché altri competitori producono magari altrettanto bene ed a costi inferiori. Oggi occorre dare una risposta alla sempre più crescente aspettativa dei clienti, delle amministrazioni locali, dei turisti e dei cittadini in ambito ambientale, in quanto tale ambito conferisce un contributo importantissimo alla qualità della vita percepita da tutti. Le attenzioni che i cittadini rivolgono ai temi ambientali sono sempre più marcate, consapevoli dell’incidenza che tale aspetto acquisisce sulla qualità della propria vita, su quella dei propri figli e su quella delle generazioni che verranno.
Il Partito Democratico deve dare una risposta a questa crescente attenzione della cittadinanza. Recenti sondaggi hanno rilevato che fra i pochi temi in grado di attirare l’attenzione dei giovani è appunto la tutela dell’ambiente. Penso che il P.D., nella definizione delle proprie politiche non possa non considerare tale aspetto e che ne debba tenere conto per intercettare il consenso da parte dei dei giovani e dei giovanissimi. Rispetto ai giovani il P.D. dovrebbe proporsi come un partito che, oltre ad essere riformista e democratico, sia un grande partito ambientalista del “FARE” (diverso dall’ambientalismo del “NO” che abbiamo conosciuto nel recente passato), un partito in grado di intercettare le loro esigenze e le loro attese per il futuro.
E francamente non possiamo certo lasciare a Pecoraro Scanio il privilegio di erigersi ad interprete di tali istanze.